venerdì 23 aprile 2010

That's what friends are for

Sarzana. La Spezia. Liguria. Italia. Europa. Mondo. Pianeta terra. Via Lattea. Universo. Due giovani si apprestano a scendere dalla macchina per fare un giretto. Slaccio la cintura e faccio per aprire la porta. Vengo bloccata immediatamente. "Aspetta Ale aspetta...". Mi giro per guardare quale evento catastrofico mi avrebbe impedito di aprire la portiera. "C'è un pazzo dietro di te!". ?!. "Un pazzo? Dietro di me? Ma qui in macchina?". Comincio a guardarmi intorno, intimorita. "No, no ora se ne è andato. Stai pronta, la mio tre dobbiamo uscire e correre via, se indugi ti lascio qui" O_O "Non so se sono pronta!". "Non importa, 3-2-1 via!"

And I never thought I’d feel this way
And as far as I’m concerned
I’m glad I got the chance to say
That I do believe I love you
And if I should ever go away
Well, then close your eyes and try to feel
The way we do today
And then if you can remember
Keep smilin’, keep shinin’
Knowin’ you can always count on me, for sure
That’s what friends are for
For good times and bad times
I’ll be on your side forever more
That’s what friends are for

"Senti che bella questa canzone...". Mi levo le mie ingombranti cuffie. Questa canzone non credo di averla mai sentita. "Ma come non lo conosci? E' Pago! Vorrei sapere che tipologia di musica hai in quell'I-Pod!". In effetti non lo conosco. Il treno continua a correre. Che poi correre...va alla sua andatura. La prossima fermata è La Spezia Migliarina. "Via Roby scenderò...". "Ma come scendi?!". "Eh si...". "Ti viene a prendere Marzia?". "No, sono con l'autobus...". "...Ma...anche io prendo l'autobus!" Quello che succede dopo questa affermazione è riassumibile in una frase breve. Ridere fino a piangere.

Well, you came and opened me
And now there’s so much more I see
And so by the way I thank you
Whoa, and then for the times when we’re apart
Well, then close your eyes and know
These words are comin’ from my heart
And then if you can remember, oh
Keep smiling, keep shining
Knowing you can always count on me, for sure
That’s what friends are for
In good times, in bad times
I’ll be on your side forever more
Oh, that’s what friends are for

Scemite: terribile malattia che colpisce persone di tutte le età quando non possono fare a meno di ridere anche per la più piccola delle stupidate. A noi ci coglie spesso. I precedenti episodi sono solo due dei tanti. Ve ne potrei raccontare altri cento. E so anche a chi dare la colpa. A un paio d'occhi. Che magari per me non saranno i più belli del mondo, ma non per questo meno importanti. Sono gli occhi che cerco nelle fredde giornate pisane, nelle situazioni difficili e anche e soprattutto nei momenti di scemite. Sono gli occhi di una persona straordinaria. Credete che non esista la perfezione? Vi sbagliate. Esiste la persona perfetta. E io la conosco. E vi svelerò un segreto, è proprio quando quella terribile malattia ci colpisce, che sono fiera di conoscerla. Ieri, ha scritto una cosa. "Perchè in fondo amicizia vuol dire essere scemi insieme". That's what friends are for. Ecco a cosa servono gli amici. Ecco un'altra ragione per cui mi servi tu :)

Only for you, the shadow of perfection,
Yours faithfully,

Sandra Lovegood

giovedì 22 aprile 2010

Forever young

Un giorno di piena estate, una stanza non troppo calda e una luce di una lampadina che illumina un foglio. Il disegno è brutto, ma ci metto tutto il mio impegno. "Ale, ti devo dire una cosa..."
Nemmeno alzo lo sguardo, indaffarata come sono, mi limito a tappare con cura il pennarello verde e aprire l'azzurro. "Cosa c'è, Lau?" rispondo, ancora con lo sguardo fisso a quella specie di scarabocchio. "Ho combinato un guaio...". Rimango ancora distratta, è troppo piccola per averne combinato uno grosso e allora, la lascio continuare. "Ho rotto il Power Ranger rosso...quello tuo...quello nuovo..." Il mio preferito, quello che ho cercato per tutta la città perché era finito, aggiungerei io! Lascio cadere il pennarello, mi alzo dalla sedia, la guardo con disprezzo. Non ha un'idea di cosa significhi quel giocattolo per me. Il mio sguardo cade sul divano, dove c'è appoggiato il suo Tarzan fresco di negozio. Lo afferro e con tutta la cattiveria che ho in corpo, gli spezzo una gamba. Non faccio in tempo nemmeno a sentire il suono sordo della plastica rotta che già me ne pento. Guardo i resti della mia assurda reazione. Nella mano destra una gamba sinistra, nella mano sinistra un corpo mutilato. Piange e corre in cucina. Adesso cosa faccio?

Let's dance in style, let's dance for a while
Heaven can wait we're only watching the skies
Hoping for the best, but expecting the worst
Are you gonna drop the bomb or not
Let us die young or let us live forever
We don't have the power, but we never say never
Sitting in a sand-pit, life is a short trip
The music's for the sad men.

Il divano sembra troppo piccolo per noi. Confinate una a destra, una a sinistra, in punizione, con il muso lungo. Dovrei chiederle scusa, ma non ci riesco. Fa ancora troppo male l'idea che non potrò giocare più con il mio amato Power Ranger per perdonarla. Poi arriva la nonna. "Avete intenzione di stare bisticciate ancora tanto?". Non rispondiamo. Continuiamo nel silenzio a non guardarci. "Su, fate la pace, avete sbagliato tutte e due. Chiedetevi scusa e continuate a giocare". Nessuna si muove di un centimetro. Siamo tipe toste anche se abbiamo 5 e 9 anni. La nonna continua a guardarci. Aspetta. Poi sento una manina che mi prende il braccio. "Scusa se ti ho rotto il Power Ranger, ma ci volevo tanto giocare!". La guardo con un'espressione quasi di scusa. "E io non ti volevo rompere Tarzan. Mi è venuto un pò di nervoso...". Ci guardiamo negli occhi. "Possiamo fare finta che sono andati in guerra e il mio ha perso un braccio e il tuo una gamba!". Sorride. "Possiamo fare così, ma le barbie non li vorranno più...". Siamo preoccupate per le loro situazioni sentimentali. Ridiamo e poi scendiamo dal divano pronte per tornare a giocare. La nonna ci guarda e non può fare a meno di sorridere. "Brave...è così che si fa tra sorelle". Ero troppo piccola. Non feci caso al lapsus. Anche perché alla fine, anche se cugine, siamo come sorelle.

Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever, forever, forever?
Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever, forever, forever?
It's so hard to get old without a cause
I don't want to perish like a fading horse
Youth is like diamonds in the sun
and diamonds are forever

Sono passati anni. Tanti. Io sono ancora davanti a un foglio bianco ma quante cose sono cambiate. La nonna non c'è più. Il vuoto che ha lasciato lo sa solo lei. Mi manca. Ci manca. Geografia del Turismo è assai meno interessante del disegno che facevo allora. Siamo cambiate, siamo cresciute, siamo grandi, siamo lontane. Penso a come posso fare per rivivere quei momenti che sono ricordi in una mente presa da mille pensieri, a come fare per renderli eterni. Poi squilla il cellulare. E' un messaggio. E' lei. "Ecco l'Allianz, te l'avevo promessa. Mi manchi da morire. Un bacione. Lau." Sorrido. Forse non siamo cambiate poi tanto. Scrivo questo post, mi ricordo che siamo esattamente come allora, e che, quello che pensavo fosse un errore, non era affatto un lapsus. Come allora, come oggi. Siamo sorelle. Ed è una cosa che non cambierà mai. Forever young. Forse ho appena scoperto il segreto dell'eterna giovinezza.

Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever, forever, forever?
Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever, forever, forever?

Only for you, my sister, my love.
Yours faithfully,

Sandra Lovegood