venerdì 5 marzo 2010

Doors and rooms


La porta è socchiusa. In quella stanza ci sei entrata cento volte, la conosci come le tue tasche, sai della gioia, grandissima che ti ha dato tinteggiare le pareti, montare l'armadio, personalizzarla. Lì dentro hai pianto, riso, hai giocato e hai studiato. Poi esci, perché DEVI uscirne, è la vita che ti porta a farlo. Uscendo, lasci la porta socchiusa. E allora passi davanti a un'altra stanza. Trovi le chiavi già sulla serratura e le giri. Hai quasi paura ad abbassare la maniglia. Non sai cosa troverai, ma la vita è anche questo, rischiare. Piano piano entra la luce, e ti trovi davanti a quattro mura bianche e una grande finestra che da sul mare. La luce è accecante. E pensi che è bellissima. La playstation ci starebbe benissimo. Corri in quella vecchia, vedi la muffa negli angoli, qualche crepa segno del passato, la senti piccola, ti sembra di soffocarci. Come si fa ad abbandonarla però? Fa parte di te. Ogni minima imperfezione ce l'hai dentro, stampata nel cuore. E se quell'altra nascondesse insidie e delusioni? La finestra andrà tenuta pulita, e costerà fatica. Potrebbe addirittura distrarti dallo studio; le sciarpe del Milan c'è il rischio che non ci stiano bene, la televisione dovrà essere nuova e piatta. Chi te lo fa fare di lasciare questa, in fondo? E poi compare una vocina, che ha il volto di una persona a cui vuoi bene, e ti dice "dobbiamo chiuderla questa, per te stessa soprattutto". Annuisci, pensi che forse dovresti deciderlo tu se va chiusa o no. Incosciamente però stai già facendo su le tue cose. Qualche foto, qualche poster, libri, armadio, dvd. Tutte cose che fanno parte di te. Le chiudi in uno scatolone e le porti con te. Dai un'ultima occhiata alle pareti. Sono davvero vecchie e segnate dall'usura. Hai bisogno di qualcosa di nuovo, di una nuova sfida che ti faccia migliorare come persona. Chiudi la porta. Guardi la chiave e la getti via. Gli occhi si fanno lucidi, e apri quella nuova. Mamma mia quant'è bella. La luce che viene dalla finestra ti fa asciugare gli occhi. Le cose a cui tenevi le hai comunque portate con te. Ti ricorderanno chi sei. Ti ricorderanno che è valsa la pena portarle, e ti ricorderanno anche cosa NON è valso la pena di portare. Sulla finestra c'è la prima macchia. Sacrificio,impegno, olio di gomito e stracci, ti serviranno quelli per tenerla pulita. Preoccupazioni e pentimenti no. Il sole fa capolino dalla finestra. Sai che ci saranno giorni che pioverà, e altri in cui sarà semplicemente nuvoloso, ma sei pronta. Ti godi il calore del sole e la vedi illuminata nella sua totalità. Sì, è decisamente bella questa nuova stanza.

1 commento:

  1. Ale sto post è stupendo, stai facendo uscire l'anima poetica che è in te, brava !

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